domenica 6 dicembre 2009

FONDO PATRIMONIALE: UNO STRUMENTO UTILE, MA DA USARE CON CAUTELA







Il fondo patrimoniale è una convenzione matrimoniale con cui si destina determinati beni (= immobili, beni mobili registrati o titoli di credito) alla soddisfacimento dei bisogni familiari.
L'effetto di tale particolare destinazione è che i beni inseriti nel fondo possono essere oggetto di esecuzione forzata solo per obbligazioni contratte per l'esigenza di vita della famiglia.
Come tutte le convenzioni patrimoniali deve rivestire la forma dell'atto pubblico e deve essere annotata a margine dell'atto di matrimonio.
Inoltre, qualora abbia ad oggetto beni immobili, l’atto deve essere altresì trascritto nei registri immobiliari.  
Il fondo dovrebbe essere strumento di tutela della famiglia, ma viene spesso utilizzato in modo distorto per sottrarre  beni alla garanzia patrimoniale di creditori già esistenti.
Tale utilizzo fraudolento dello strumento è estremamente pericoloso.
Non solo perché in tali casi  non si realizza l’effetto di protezione sperato, essendo il vincolo del fondo vanificata dall'azione revocatoria prevista dal codice civile.
Ma soprattutto in quanto alla luce dell'ultimo orientamento della Cassazione (da ultimo: sentenza n. 38925/09  Cass. III Penale), nel comportamento dei costituenti (normalmente i coniugi) può ravvisarsi un vero e proprio reato, qualora l'intento sia di sottrarsi al pagamento delle imposte sui redditi o Iva o sanzioni amministrative per importi superiori a euro 51.645,69 (sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte art. 11 DLGS n. 74/2000).
Gli ultimi pronunciati non richiedono perché si ravvisi la fattispecie, una procedura di riscossione coattiva già iniziata , ma anche solo l'attività di controllo da parte delle autorità competenti. 
Un'altra interessante sentenza (Cass., Sezioni Unite CIVILI, sen. n. 21658/2009) sempre in tema di fondo patrimoniale  ha confermato che la costituzione è soggetta alle disposizioni dell'articolo 162 c.c., compreso il terzo comma "che ne condiziona l' opponibilità ai terzi all'annotazione del relativo contratto a margine dell'atto di matrimonio”.
La trascrizione del vincolo  per gli immobili, ai sensi dell'articolo 2647 c.c., rimane un mera pubblicità-notizia (non sufficiente ad assicurare detta opponibilità) e non sopperisce al difetto di annotazione nei registri dello stato civile.
Ne deriva che, senza l’annotazione a margine dell'atto di matrimonio, il fondo medesimo non e' opponibile ai creditori che - come appunto nella specie - abbiano iscritto ipoteca sui beni del fondo essendo irrilevante la trascrizione del fondo nei registri della conservatoria dei beni immobili.





Norme:
Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74
"Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, a norma dell'articolo 9 della legge 25 giugno 1999, n. 205"
Art. 11.
Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
1. Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, e' punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo superiore a lire cento milioni, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva.

martedì 24 novembre 2009

Posta Elettronica Certificata: dal 29 novembre tutti i professionisti devono averla

La Pec o Posta elettronica certificata è un particolare tipo di posta elettronica che permette di individuare con sicurezza la provenienza del messaggio (non la firma) e il ricevimento da parte del destinatario (non la lettura).
Entro il prossimo 29 novembre tutti i professionisti devono per legge (DL 185/08 convertito nella L. 2/09 - c.d. decreto anticrisi) essere dotati di Pec e comunicarla ai propri ordini di appartenenza.
Sono coinvolti 23 ordini professionali.
Altre categorie cui la normativa è indirizzata con applicazione temporale diversificata sono: a) le imprese di nuova costituzione (già in vigore); b) tutte le imprese (che hanno tempo sino al 29 novembre 2011).
La Pec viene rilasciata da appositi Enti certificatori  elencati in un apposito sito governativo: http://www.cnipa.gov.it/site/it-it/Attivit%C3%A0/Posta_Elettronica_Certificata__%28PEC%29/
Molte categorie professionali hanno già preso accordi con taluni di detti enti per fornire ai soggetti appartenenti la casella di pec (ad es.: tutti i Notai -dal 2005- sono stati già dotati di pec dal Consiglio Nazionale del Notariato).
La posta elettronica certificata servirà per comunicare con la Pubblica Amministrazione (già dotata di tale strumento) e per esplicare funzioni connesse con l'esercizio della propria attività (ad esempio: i commercialisti per depositare i bilanci presso la CCIAA o i notai  inviare la documentazione presso il Registro Generali dei Testamenti).
E' evidente che il professionista deve tenere controllata la posta perchè il messaggio deve intendersi recapitato nel momento in cui il gestore lo rende  disponibile sul server: da tale momento potrebbero decorrere termini per adempiere a obblighi o oneri.

domenica 22 novembre 2009

Mutui:cosa fare prima di prendere una decisione.

Nell'inserto del Sole 24ore PLUS 24 di Sabato 21 novembre, c'è un interessante reportage sui mutui che fornisce spunti e consigli a chi deve accingersi a fare un mutuo.
E' fatto notorio che attualmente i tassi di interesse attuali sono molto bassi. Questo vale però per i mutui a tasso variabile la cui indicizzazione è basata sull'Euribor, non per i mutui a tasso fisso ancorati all'IRS (che già sconta la previsione di una futura ripresa economica).
La scelta pertanto deve essere ben ponderata, non cercando di prevedere futuri scenari che neppure i più preparati economisti riescono ad azzeccare, ma valutando la propria predisposizione al rischio e la tenuta della situazione economica individuale ad un probabile aumento dei tassi.
Quello che si suggerisce quando si deve fare un mutuo:
a) rivolgersi a più istituti per avere una panoramica di prodotti più ampia;
b) chiedere anticipatamente la minuta del mutuo, il capitolato e il documento di sintesi;
c) se si è orientati per un tasso variabile, farsi fare una simulazione delle rate dalla Banca, in modo tale da vedere in pratica quanto diverrebbe la rata al crescere dell'Euribor;
d) valutare con attenzione le polizze assicurative legate al mutuo (obbligatorie e non).
Le polizze assicurative possono incidere sui costi del mutuo ed inoltre in caso di surroga potrebbero dover essere nuovamente sottoscritte. Su invito dell'ISVAP (istituto che opera per garantire la stabilità del mercato e delle imprese di assicurazione, nonché la trasparenza dei prodotti, nell'interesse degli assicurati e degli utenti in generale) nel 2008 Abi e Ania hanno redatto un accordo prevedendo che al cliente venga data la scelta se proseguire il rapporto assicurativo con il nuovo Istituto o venga restituito il premio già sostenuto, per la parte non goduta, ma le linee guida vengono disattese;

e) ponderare bene possibili soluzioni per proteggersi dalla crescita dei tassi (tasso fisso, "cap" rata fissa). Ognuna di queste opzioni ha un costo: il cliente deve capirne bene l'incidenza;
f) considerare le spese accessorie e quanto incidono sul tasso: l'ISC (indicatore sintetico di costo) percentualizza oltre all'interesse finito anche questi costi.
E' buona norma chiederlo alla Banca cui ci si è rivolta per il preventivo. Queste spese accessorie fra l'altro vengono ritenute dalla maggior parte delle banche suscettibili di variazioni nell'arco della durata del mutuo, anche se contrario a tale interpretazione è stato il provvedimento del Ministero dello Sviluppo n. 5574 del 21 febbraio 2007. Sarebbe necessario un intervento normativo a riguardo.
Il Notaio al quale vi rivolgerete è il soggetto più indicato per esaminare la documentazione  prima della scelta definitiva: il costo della consulenza preventiva è sempre compresa nel costo dell'atto notarile

mercoledì 18 novembre 2009

Protocollo d'intesa fra Notai e Piccole medie imprese

In un interessantissimo convegno, tenutosi a Modena il 17 novembre 2009, organizzato dal Comitato Regionale dei Consigli Notarili dell'Emilia-Romagna e dalla Confindustria di Modena, il Presidente Nazionale del Notariato Paolo Piccoli e il presidente  della Piccola Industria Giuseppe Morandini hanno illustrato il protocollo di intesa Notai e PMI.
Il protocollo non è altro che un intesa  tra imprese e notariato, una collaborazione volta a cercare insieme soluzioni che concretamente aiutino le piccole medie imprese a riprendersi dalla crisi attuale.
Finalmente qualcuno ha pensato che più che contrapporsi, si può cercare di fare gioco di squadra per far progredire la situazione nel nostro paese.
Il protocollo prevede un'azione sinergica sulle seguenti aree:
1. consulenza istituzionale gratuita sul territorio;
2. soluzioni interpretative e innovative a norme specifiche sull'impresa;
3. proposte normative;
4. tecnologie informatiche e telematiche.
I campi di azione che interesseranno in collaborazione  aziende e notai saranno le problematiche societarie con una particolare attenzione alla successione generazionale ed alla crescita patrimoniale e organizzativa delle imprese.
I Consigli Notarili si attiveranno a livello locale per analoghe iniziative con le associazioni territoriali di Confindustria.
Il principio comune emerso dalle brillanti riflessioni degli imprenditori, dei professori e dei notai presenti al Convegno,  è che una ripresa deve necessariamente ripartire dalla base, dal territorio, dagli uomini, al fine di ricreare condizioni di benessere economico e sociale per tutti, nel rispetto di valori etici condivisi.    

domenica 15 novembre 2009

L'agibilità è requisito essenziale per un immobile

Una nuova sentenza della Cassazione  (n. 1701 Sez. III del 23 gennaio 2009) ha ribadito l'orientamento già consolidato secondo cui il certificato di agibilità è elemento essenziale di un immobile in quanto documento che ne attesta la fruibilità e l'utilizzabilità e quindi l'idoneità ad assolvere la funzione economico sociale e a soddisfare i bisogni per cui viene acquistato.
La parte venditrice   (salvo patti particolari) deve assicurare al compratore che l’immobile trasferito sia munito di detto certificato o almeno offrire la documentazione attestante la regolare presentazione della domanda (corredata da tutta la documentazione) e il decorso del tempo idonea ad integrare il silenzio-assenso (v. anche Cass. 7 ottobre 2008 n. 24729). 
Nel caso in cui l'immobile non ne sia dotato e  il rogito definitivo non sia stato ancora sottoscritto, la parte promittente l'acquisto può rifiutarsi legittimamente di stipulare la compravendita (Cass. 11 maggio 2009 n. 10829).
Nel caso in cui il contratto definitivo sia stato già concluso, la mancanza di agibilità, scoperta successivamente o non conseguita nel termine promesso, secondo la giurisprudenza  non incide sulla validità del contratto (il contratto non è nullo), ma incide sul bene trasferito, ne inficia l'essenza  (opinione confermata  dalla sentenza in parola).
Pertanto, il mancato rilascio dell'agibilità integra un inadempimento del venditore per consegna di aliud pro alio (consegna di una cosa diversa da quella promessa) e il compratore potrà chiedere non solo il risarcimento del danno (come sostenuto dalla Corte in altri pronunciati -opinione comunque minoritaria- (Cass. 20 dicembre 1989 n. 5757; Cass. Sez. II 3 luglio 2000 n. 8880; Cass. Sez. II 22 febbraio 2000 n. 1954), ma la risoluzione del contratto (cosi anche Cass. Sez. II, 10 giugno 1991, n. 6576; Cass. Sez. II 26 giugno 1995 n. 953 e 14 dicembre 1994 n. 10703; Cass. 20 gennaio 1996 n. 442; Cass. Sez. 23 gennaio 2009 n. 1701).

domenica 8 novembre 2009

Stato e Mercato


Di notevole interesse sul tema mercato, regole e stato (tema molto caro al notariato) è un'intervista al giurista Guido Rossi pubblicata sul Corriere della Sera di venerdì 6 novembre 2009.
Guido Rossi si rivela estremamente vicino alle posizioni del Professor Hernando De Soto come esposte nella lectio al Congresso Nazionale del Notariato (v. post  del 22 ottobre 2009) sia nell'esame delle cause della crisi mondiale che nelle soluzioni.
In particolare si sofferma su una serie di memi che in questi ultimi anni sono stati ripetuti all'ossessione, da un lato, ingenerando  nella società il falso mito dell'onnipotenza dell'economia, dall'altro permettendo ad una serie limitata di soggetti senza scrupoli di operare indisturbati con i risultati disastrosi oggi sotto gli occhi di tutti.
MITO DEL MERCATO bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di ammettere l'errore nella fede del mercato, ma lo stesso Guido Rossi sottolinea come sia difficile farlo per gli economisti (a suo avviso l'unico è stato Richard Posner nell'opera  "A failur of Capitalism").
IL MERCATO E' DEMOCRAZIA Milton Friedman ha tentato questa sperimentazione nel Cile di Pinochet, ma i risultati non sono certo stati incoraggianti.
TRASFORMAZIONE DEI BENI IMMOBILI IN IMMOBILI La smaterializzazione degli immobili e dei diritti reali con le cartolarizzazioni ha fatto perdere il contatto con la realtà delle cose, creando una totale incertezza e caduta della fiducia nel mercato (problema alla base dei mutui "subprime").
AUTOREGOLAMENTAZIONE Si è creduto che la contrattazione fra privati potesse sostituirsi a norme e principi generali validi per tutti. Il Mercato come simbolo di libertà si è tramutato in simbolo di distruzione.
TOO BIG TO FAIL  Espressione stigmatizzata da molti: uno per tutti, il Nobel Joseph Stiglitz che ha parlato di azzardi del capitalismo, azzardi culminati nel fatto che proprio quei soggetti che si sono comportati scorrettamente hanno avuto finanziamente pubblici.
CREARE VALORE PER GLI AZIONISTI  I managers sono diventati azionisti. Aumentando la leva finanziaria, hanno rischiato non con soldi propri, ma con quelli dei piccoli risparmiatori e depositanti.
La naturale e necessaria distinzione tra controllanti è venuta meno, ma il mercato non si è affatto autoregolamentato.
ETICA DEGLI AFFARI L'etica degli affari vuol far credere che le aziende possano perseguire funzioni e interessi da sempre di competenza dello Stato. In realtà in questi ultimi anni si è visto con chiarezza che se lo Stato si indebolisce e lascia ai privati la totale autonomia,  è la stessa democrazia a venir meno e a indebolirsi.
SOLUZIONI Per uscire dalla crisi  Rossi suggerisce (come De Soto) un organo di controllo sovranazionale mondiale: il vecchio sogno di un ius cosmopoliticum di matrice Kantiana super partes.

domenica 1 novembre 2009

Donne Notaio

Non sono passati neppure cento anni  da quando la prima donna riusciva a essere nominata notaio.
Per secoli l'arte notarile è stata prerogativa esclusivamente maschile.
La prima donna-notaio venne nominata nel 1930: si chiamava  Adelina Pontecorvo, voleva fare il magistrato, ma finì –necessitata dalle circostanze del tempo- per modificare le sue aspirazioni.
Un bel risultato se si pensa che nel 1914 era stata bocciata la richiesta di iscrizione di una praticante dalla Corte d'Appello di Roma con la motivazione che  un'ammissione sarebbe stata funzionale ad un futuro esercizio di una professione preclusa alla donna per dettato "della legge speciale e della legge comune" come ogni altro ufficio che implicasse funzioni attinenti all'azione giudiziaria.

Per decenni le notaie, nonostante la dottoressa Pontecorvo,  sono state una rarità in un settore pressochè totalmente maschile (se non si considerano –ovviamente- le collaboratrici degli studi).
Solo vent'anni fa le donne che esercitavano questa professione erano appena il 17%. Oggigiorno rappresentano un terzo circa dei Notai italiani e sono una realtà consolidata in tutte le province.

Le regioni con la più alta percentuale femminile sono: Calabria (il 41,7% dei notai locali sono donne), il Molise (36,4%), la Puglia (34,7%), la Basilicata (31,4%), la Sicilia (30,8%), Campania (30,6%).

Anche i compensi sono gli stessi dei colleghi uomini: cosa non da poco, visto che in molti settori le retribuzioni non sono affatto paritarie.
Poche sono invece negli organismi rappresentativi di categoria, ma questo è l’effetto della centralità della donna all’interno della famiglia.
Già è duro svolgere un lavoro a tempo pieno, che difficilmente (almeno fino a quando i figli sono piccoli) si riesce a dedicarsi a qualcos’altro.
E in questo le donne notaio sono proprio uguali a tutte le altre donne. 

martedì 27 ottobre 2009

Una sentenza interessante in materia di preliminare trascritto

In materia di preliminare di acquisto di immobile è stata emessa un'interessante sentenza dalle sezioni unite civili (n. 21405/2009).
La Corte ha stabilito che in caso di fallimento di un costruttore e di risoluzione da parte del curatore del contratto preliminare trascritto, il privilegio speciale che assiste il credito per la restituzione della caparra, non prevale rispetto all'ipoteca precedentemente iscritta dall'Istituto di Credito che ha finanziato l'imprenditore.
L'istituto cui fa riferimento la sentenza è una particolare forma di garanzia (appunto  privilegio)  accordata al compratore di immobili da costruire dall'articolo 2645 bis c.c., purchè il preliminare sia trascritto.
La trascrizione del preliminare si ottiene solo se il preliminare è stato redatto da Notaio (atto pubblico) o autenticato nelle firme da Notaio (scrittura privata autenticata).
L'articolo 2645 bis c.c. è stato introdotto dal D.L. 669/996 convertito dalla L. 30/1997 per permettere la trascrizione dei preliminari, tutelando maggiormente la parte promittente l'acquisto (compratore) da problematiche connesse al promittente la vendita (venditore: pregiudizievoli, fallimento).
In base all'articolo 2648 c.c. vige la regola generale che i creditori che hanno privilegio sui beni immobili siano preferiti ai creditori ipotecari, ma si ammette che la legge possa disporre diversamente.
La corte ha ritenuto che in questa fattispecie il legislatore abbia voluto affermare una regola diversa rispetto il principio generale,  visto che lo stesso privilegio non sorge in ogni ipotesi di contratto preliminare, ma solo subordinatamente alla trascrizione dello stesso (pubblicità con effetto costitutivo).
Conseguentemente nel caso di preliminare trascritto vige il principio dell'ordine della pubblicità immobiliare: chi prima iscrive o trascrive, meglio alloggia.

venerdì 23 ottobre 2009

FORUM DEL CONSIGLIO NAZIONALE


Nella giornata di oggi, il tema  più interessante trattato nelle tavole rotonde ha riguardato i  "Global legal standards", cioè l'individuazione di principi che possano garantire in tutto il mondo sicurezza giuridica.
Il professor Ugo Mattei -Ordinario di Diritto Civile all'Università di Torino- ha evidenziato come i "global legal standards" debbano essere elaborati non solo dalle potenze economiche, ma da tutti i paesi del mondo nella sede naturale della cooperazione internazionale: le Nazioni Unite.
Ciascun Stato deve essere portatore della propria cultura giuridica e vedere di individuare principi comuni.
In Italia, i Notai hanno fornito un apporto fondamentale al processo creativo di cultura giuridica: da mille anni, infatti, parlano con la gente, interpretano la volontà, portano la giustizia alle persone, adattano il diritto alla vita di tutti i giorni.
La caratteristica degli standards dovrà essere la qualità e l'elaborazione di queste regole sarà necessariamente  un processo lungo.
Ma meglio tempi lunghi, una "slow law", che  la velocità cercata a tutti i costi, incuranti delle conseguenze sociali che possano portare frettolose scorciatoie.
Celeste Hammond, Professore Ordinario a Chicago, è tornata -ricollegandosi alla relazione del Prof. De Soto di ieri- al problema dei subprime e del sistema  americano di circolazione degli immobili.
I subprime sono stati un dramma: primo, per i cittadini che non si sono neppure resi conto di cosa firmavano, non avendo l'Attorney , la funzione di spiegare, alla parte che assiste, le conseguenze della sottoscrizione di un contratto; secondo, per lo stesso sistema economico americano, che avendo cartolarizzato e ceduto i vari crediti degli originari soggetti erogatori, vista l'assenza di pubblici registri e la mancata conservazione dell'originaria promissory note, non aveva più gli elementi per poter ricollegare i titoli alle singole operazioni.
Danilo Rizzi -Coordinatore dell'International Project dell'ONU contro la droga e il crimine in Iran- ha illustrato come la lotta alla criminalità e al riciclaggio in Iran sia stata agevolata grazie agli archivi del Notariato locale di stampo francese. La certezza di un sistema organizzato in tal modo origina sicurezza giuridica.
Magda Bianco di Banca d'Italia ha spiegato in modo chiaro e schematico le principali cause della crisi globale e i principali correttivi che si possano adottare.
Infine il Prof. Alberto Quadro Curzio, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Cattolica di Milano, Professore di Economia Politica e vice Presidente dell'Accademia dei Lincei, ha illustrato di come una democrazia abbia tre componenti: l'elemento rappresentativo, l'elemento partecipativo e l'elemento economico.
La democrazia non è il mercato e comunque una contrapposizione fra Stato e Mercato è semplicistica e fuorviante.
I legal standards non possono essere  elaborazione, frutto dalla sola cultura americana.
La civiltà economica e sociale europea si è rivelata molto più equilibrata e stabile di quella di matrice statunitense. Una società non può essere ridotta al suo mercato e i suoi cittadini a  consumatori.
E soprattutto: il mercato non può autoregolamentarsi. Sono gli uomini che creano le regole  -il diritto- e il mercato deve rispettare le regole create.
Liberalizzazioni selvagge non fanno altro che causare danni ai cittadini più deboli.

mercoledì 21 ottobre 2009

A VENEZIA IL XLIV CONGRESSO NAZIONALE DEL NOTARIATO

Oggi al Lido di Venezia è iniziato il  XLIV Congresso nazionale del Notariato sul tema "ACCOMPAGNANDO LA SOCIETA' CHE CAMBIA - IDEE E PROPOSTE".
Molto interessanti gli interventi della giornata odierna: in particolare quelli del Sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, del Presidente Nazionale, Paolo Piccoli, del Ministro Angelino Alfano e del Professor Hernando De Soto.
Il  Sindaco Cacciari ha sottolineato come la penalizzazione subita dai Notai non è stata altro che l'ennesima conseguenza della concezione mercantilistica degli ultimi anni sfociata nella gravissima crisi economica attuale.
L'economia non può sovrastare e dirigere il mondo: in una società civile, il diritto deve regolare la società.
Paolo Piccoli ha sottolineato come il Notariato non solo ha resistito alle varie liberalizzazioni e lenzuolate, ma vuole continuare a essere punto di riferimento dei cittadini più deboli anche adesso che si è capito che il mercato da solo non può autoregolarsi.
Il Notariato, fiero del passato,  vuole guardare  avanti e si  farà promotore di varie iniziative per dare sempre maggiore certezza giuridica e sicurezza ai cittadini.
Tra quelle citate: introduzione di una sorta di certificato successorio per dare certezza su chi siano gli eredi di un determinato patrimonio, reintroduzione dell'autentica nelle vendite auto, facendole diventare bilaterali (autentica di firma di chi vende, ma anche di chi compra) per evitare i pericoli di auto intestate a prestanomi e defunti (v. prec. post), modifiche al patto di famiglia per renderlo uno strumento più efficace di passaggio generazionale di impresa.
Il Ministro Alfano ha rinnovato il suo apprezzamento per il modo con cui i notai italiani espletano le funzioni loro affidate.
Le riforme vanno fatte sulle cose che non funzionano, non su quelle che per i risultati prodotti costituiscono una ricchezza per la nazione.
Ha auspicato che i notai possano in futuro continuare a essere parte integrante del sistema giuridico italiano, invitandoli a "fare squadra" con gli altri operatori giuridici, aperti come sin d'ora hanno dimostrato al confronto.
Verranno tra l'altro coinvolti nella grande sfida di azzerare l'enorme arretrato dei processi civili in Italia.
Il Prof. Hernando De Soto, insigne economista di Lima, presidente dell'Institute for Liberty and Democracy ha fatto  un'interessantissima e brillante Lectio magistralis sull'importanza della certezza della proprietà  per lo sviluppo economico di un paese.
L'economia può funzionare solo se  la relazione fra beni e persone è chiaramente individuata e registrata.
La crisi economica generata dall'errore di emettere milioni di titoli spazzatura non riconducibili a nulla di certo (completamente dematerializzati e svincolati da rischi determinati) ne è stata l'ennesima prova.

martedì 20 ottobre 2009

Non sempre le liberalizzazioni portano vantaggi

Il Sole24ore ha riportato la notizia che in Italia circolano 160mila auto fantasma intestate a prestanomi e quindi in caso di fatti delittuosi o incidenti non riconducibili a un reale proprietario.
L'informazione è stata rilevata dal comandante Antonio Di Maggio  degli agenti del  VIII Gruppo della Polizia municipale dopo un anno di indagini, che hanno portato all'arresto di una  banda di falsari a Roma.
Il fenomeno è peraltro diffuso in tutto il paese e fa pensare.
Forse non era il caso per poche decine di  euro di risparmio per passaggio auto, eliminare l'autentica notarile.
Era anzi opportuno introdurre  un sistema di controlli  più pregnanti anche sull'acquirente.
L'auto non può essere equiparato ad un elettrodomestico o ad un computer, perché  può cagionare gravissimi danni alla persona o essere strumento per commettere di reati.

martedì 13 ottobre 2009

Attenzione alla mancata regolarizzazione catastale degli edifici

Il direttore dell'Agenzia del Territorio, con la determinazione 29 settembre 2009, ha modificato l'importo degli oneri relativi agli elaborati catastali eseguiti d'ufficio per inadempienze dei proprietari che non si sono preoccupati di denunziare o aggiornare i loro fabbricati, dopo aver ricevuto avviso (notificato) o essere stati inseriti negli elenchi consultabili sul sito dell'Agenzia stessa.
La casistica comprende:
- unità immobiliari ristrutturate per cui i Comuni hanno notificato l'invito ai possessori di regolarizzazione al Catasto;
- edifici mai dichiarati ovvero che hanno perso i requisiti di ruralità (a seguito di riscontri da parte dell'Agenzia del Territorio in collaborazione con Agea);
- unità immobiliari con destinazione artigianale, commerciale o terziaria nelle Strutture pubbliche (es. stazioni, porti ecc.) che svolgono attività libere (provvedimento del Direttore Agenzia delle Entrate 2.1.2007).
I possessori  per procedere alle operazioni di accatastamento avevano termini precisi, oltre i quali d'ufficio può provvedervi l'Agenzia a spese dell'obbligato.
Il provvedimento in parola oltre a determinare più in dettaglio gli importi, costituisce l'ennesimo sollecito agli inadempienti di attivarsi tempestivamente: l'articolo 2 prevede infatti nel caso di denuncia fuori termine, la non  applicabilità di  sanzioni, ma la richiesta di pagamento dei soli oneri per i lavori già eseguiti dal tecnico d'ufficio.
(Fonte: Sole 24ore del 12 ottobre 2009 pag. 9 Norme e Tributi)

Mutui attuali e scenari futuri

Tra mutui a tassi fisso e mutui a tassi variabili attualmente c'è una differenza abissale.
L'Euribor infatti è rimasto ai minimi storici (anche se la scorsa settimana ha avuto un lieve rialzo) L'Irs (o eurirs), base di calcolo per i mutui a tasso fisso, si è attestato intorno al 3,8% per durate ventennali o trentennali.
Attenzione però: nel caso si debba fare un mutuo, non bisogna  sottovalutare che i tassi non rimarrano sempre così (soprattutto sperando in una ripresa economica) e quindi chi oggi sceglie un tasso variabile è destinato a vedere inevitabilmente salire (anche sensibilmente) l'ammontare attuale della  rata.
E' opportuno simulare un incremento della rata e valutarne la sostenibilità in base ai propri redditi. Le banche per venire incontro alle esigenze dei propri clienti offrono alcune possibilità interessanti, oltre al classico diritto di optare da tasso variabile a fisso: ad esempio rate costanti con una durata massima oltre la quale la Banca si accolla il debito residuo; tetti massimi all'incremento del  tasso del mutuo ("cap").
Il consiglio è  di rivolgersi sempre a più istituti per avere un ventaglio ampio di possibili prodotti alternativi e prima di fare la scelta definitiva, di recarsi dal Notaio prescelto per la stipula del mutuo, per avere conferma di aver ben compreso tutti gli aspetti dell'operazione (costi compresi).
Grande preoccupazione ha destato la notizia della proposta di direttiva europea (bozza di revisione alla direttiva UE 2006/48/Ce) - in stato avanzato di elaborazione- di prevedere un valore massimo dei mutui concessi dalle banche europee non eccedente il 40% del valore dell'immobile.
Se si avesse bisogno di un prestito maggiore, la parte restante verrebbe ad essere garantita da polizze assicurative (normalmente piuttosto costose).
La novità avrebbe come obiettivo la riduzione del rischio di credito e il rafforzamento dei requisiti patrimoniali delle banche.
La legge bancaria vigente in Italia sul credito fondiario prevede una soglia massima pari all'80%  del valore del mutuo (loan to value).
Il dato medio del loan to value in Italia è del 67%.

domenica 11 ottobre 2009

Roberto Barone è il nuovo presidente dei notai UE

Il consiglio dei notariati dell'UE raggruppa 21 organizzazioni di categoria in Europa e circa 40.000 notai.
Infatti forse non tutti sanno che la maggior parte dei paesi europei prevede la figura del notaio, essendo la matrice dei sistemi giuridici  comune: la tradizione romano-germanica.
L'assemblea generale del CNUE ha eletto ieri un presidente italiano il Notaio Roberto Barone.
(Fonte: Il Sole24ore pag. 29)

Sulle pertinenze la cassazione in contrasto con il fisco

 La Cassazione con la sentenza 19638/2009 ha fissato un importante principio per le aree edificabili con funzione di  pertinenza di un fabbricato (ad esempio il giardino di una casa). La qualifica di pertinenza (cioè di bene a servizio o ornamento di un altro -art. 817 c.c.-) deriva dal rapporto di fatto di una cosa con l'altra. Non ha alcuna rilevanza l'iscrizione catastale autonoma rispetto al fabbricato (quindi la c.d. "graffatura"). Il contribuente per non essere assoggettato all'Ici sarà sufficiente che dichiari al Comune il rapporto di strumentalità (giardino, parco..).
E questo anche se l'area fosse qualificata dagli strumenti urbanistici comunali come edificabile.
(Fonte: Sole 24ore 10 ottobre 2009 pag. 26).

Finalmente qualcuno che riconosce valore alla professionalità

Sole 24ore  10 ottobre 2009 pagina 13: Avv. Franzo Grande Stevens  "In una economia di libero mercato, infatti, quest'ultimo tanto è più libero quanto più è regolato. Si è liberi di intraprendere qualuque attività ma per esercitarla -  a tutela della comunità - bisogna avere requisiti morali e tecnici. (...) La conclusione è identica per tutte le attività professionali tipiche nell'interesse della comunità. (..) Lo stato s'assicura - con gli esami - il controllo dei requisiti tecnici di un avvocato; l'Ordine controlla l'esistenza e la permanenza dei requisiti morali, l'assolvimento dei propri doveri"

Parole sacrosante e ancor più vere per i notai. Tutti possono diventare notai, facendo un concorso pubblico (aperto a chiunque voglia intraprendere questa strada, assolutamente meritocratico).
Ma le funzioni  esercitate dai notai non possono diventare di tutti.
Devono  rimanere di competenza di persone che hanno studiato per questo precipuo scopo e hanno superato un esame che garantisca agli utenti capacità e competenza.
A maggior ragione visto la qualifica di pubblico ufficiale del notaio (i cui atti e la cui attività sono alla base della sicurezza dei pubblici registri).
Non sono possibili liberalizzazioni stupide  che creerebbero (per quanto se ne possa pensare)  sicuramente il danno maggiore a chi apparentemente ne dovrebbe trovare un beneficio:  ai cittadini.