mercoledì 23 marzo 2011

Mutui: fisso o variabile?

Spesso viene richiesto al notaio un consiglio sulla scelta fra mutuo fisso o variabile, soprattutto in questo periodo in cui si prevede un rialzo dei tassi.
Non è un'indicazione facile.
Il professionista non può che fare due considerazioni al cliente: da un lato valutare la propria condizione soggettiva (di lavoro: ha un'attività lavorativa che prevede una crescita reddituale nel tempo? C'è comunque sufficiente capienza fra le entrate mensili e la rata tale da permettere scollamenti? Psicologica: entrerà nel panico in caso di un trend in aumento? Preferisce avere la stessa rata tutti i mesi come fosse una specie di canone di locazione?), dall'altro evidenziare che  statisticamente la tipologia di mutuo  più favorevole è stata quella variabile.
Sul Sole 24ore di Domenica scorsa -sezione Risparmio & Famiglia pag. 24- un interessante articolo ripropone la questione visto il segnale lanciato dalla BCE negli ultimo giorni di un rialzo già ad aprile di uno 0,25% (cui ne seguirebbe un altro nel corso dell'anno della stessa portata).
Ora: l'Euribor tre mesi attualmente si attesta intorno all'1,2%,  l'Irs 20 anni intorno  al 3,84%.
Lo stipulare un mutuo a tasso fisso per vent'anni potrebbe sembrare una ghiotta occasione.
Il redattore dell'articolo però frena gli entusiasmi, ponendo giustamente l'attenzione -da un lato- alla forbice ancora molto marcata fra l'attuale Euribor e l'Irs, forbice che determina una differenza di rilievo nel calcolo della rata (es. mutuo 20 anni di euro 150.000: rata tassa fisso circa Euro 990; rata tassa variabile circa Euro 795); dall'altro- al fatto che per equiparare la percentuale dell'Euribor ai valori dell'Irs gli aumenti dovrebbero essere veramente considerevoli, cosa non molto probabile vista la situazione economica europea ancora piuttosto stagnante.
L'articolo si conclude consigliando i lettori di rimanere per ora ancora sul variabile.
A chiusura invece del mio post, suggerisco -come faccio con i miei clienti- di valutare le proposte di più Istituti di Credito, chiedendo alle filiali (una volta individuato il tipo di mutuo e la durata sulla base delle proprie esigenze) un prospetto  ove venga per iscritto evidenziato: Spread, Taeg o ISC e rata mensile.
Ci sono anche siti specializzati in comparazioni fra mutui: ad esempio quello citato dall'articolo in commento www.mutuionline.it   

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